L'emiciclo della Camera dei Deputati (Fonte: Camera.it) |
Partecipando ad un paio di discussioni su un forum mi sono reso conto di non conoscere ancora bene l'Italicum, ovvero la nuova legge elettorale che Renzi e Berlusconi, come principali promotori, vogliono far approvare dal Parlamento. Quello che ho trovato non mi ha lasciato particolarmente soddisfatto.
Per comprendere meglio come potrebbe essere il nostro Parlamento a partire dalla prossima legislatura, bisogna tenere in considerazione quella che è l'attuale proposta di modifica del Senato. Rimando a questo articolo di Polis per un breve sunto. Mi astengo dal commentarlo ma mi limito a dire che sono favorevole ad una modifica che, di fatto, toglie al Senato gran parte dei suoi poteri legislativi, taglia le spese e garantisce comunque una rappresentanza su base regionale.
Per quanto riguarda la nuova legge elettorale, l'Italicum, cito e commento alcuni passaggi tratti da un altro articolo di Polis:
"Collegi plurinominali. Niente uninominale, né collegio unico nazionale, ma una scelta intermedia: il territorio nazionale viene diviso in collegi plurinominali medio-piccoli, in cui ogni partito presenterà liste di tre o quattro candidati. Non ci saranno le preferenze, ma ci viene detto che con queste liste corte avremo modo di sapere che candidati stiamo votando. Una volta visti i risultati nazionali, i seggi saranno distribuiti con metodo proporzionale, con alcune (e decisive) eccezioni."Non mi piace, sia per la scelta dei collegi plurinominali sia per le liste bloccate. Rimane quindi, salvo sorprese positive, l'impossibilità di scegliere i propri candidati. Io preferisco collegi uninominali dove il cittadinopuò scegliere chi lo deve rappresentare in Parlamento e dove il candidato eletto è il solo a dover rispondere al suo elettorato. Con l'Italicum, i partiti avranno ancora l'ultima parola su chi inviare alla Camera e i candidati, anziché rispondere all'elettorato, saranno responsabili verso i segretari di partito. Bene allora la proposta (inascoltata) di Giorgia Meloni di rendere le primarie di partito obbligatorie per legge.
"Il premio di maggioranza. Come abbondantemente detto, sale al 37% la soglia per accedere a un premio di maggioranza del 15%. Nel complesso non si potrà conquistare più del 55% dei seggi parlamentari. Nel caso nessuna coalizione raggiunga questa soglia, le prime due andranno al doppio turno e si sfideranno in ballottaggio due settimane dopo il primo voto."Non ho molto da aggiungere. In un sistema politico ed elettorale come il nostro, il premio di maggioranza sembra essere l'unico strumento per garantire una maggioranza parlamentare in grado di sostenere un governo. Soprattutto ora con le modifiche attese per il Senato.
"La soglia di sbarramento. Scende la soglia di sbarramento per i partiti coalizzati, che arriva al 4,5%. Rimane invece altissima la soglia da superare per chi vuole andare da solo: 8%. Niente coalizioni finte, inoltre, dal momento che lo sbarramento che una coalizione deve superare è del 12%. Un modo per scongiurare coalizioni di partiti create in ottica solo elettorale e che si sciolgono non appena entrati in Parlamento."Ben vengano le soglie di sbarramento. La soglia per chi volesse andare da solo rimane comunque bassa per uno come me che predilige un sistema bipartitico di tipo anglosassone.
"Candidature nei collegi. A differenza della prima bozza, è adesso consentito candidarsi in più collegi. Una norma che mette al riparo i leader dei partiti minori, che se avessero sbagliato collegio su cui puntare avrebbe rischiato di restare fuori dal Parlamento. Adesso è consentito presentarsi fino a tre collegi nella stessa regione."Sono deluso per le candidature multiple così come per le mini-liste bloccate. I segretari di partito devono, alla pari degli altri candidati, rappresentare il proprio collegio (elettorato) di riferimento. Le candidature multiple sono una mancanza di rispetto per gli elettori di quei collegi che si vedrebbero poi rappresentati da una "seconda scelta" imposta dalla lista.
"Norma salva Lega [e salva Sel, NdR.]. Una norma studiata per salvaguardare i partiti con una forte connotazione territoriale e quindi, in Italia, principalmente la Lega Nord. I partiti che in tre regioni riusciranno a superare l’8% accederanno al Parlamento anche se non hanno raggiunto la soglia di sbarramento. Una norma che, con qualche difficoltà in più, potrebbe agevolare anche Sel puntando sulle regioni rosse."Onestamente che la Lega entri in Parlamento o meno mi lascia indifferente. Anzi, se non entrasse forse sarebbe meglio. Detto questo, per onor di cronaca, nell'Italicum ci sarebbe anche una norma in grado di recuperare Sel. Essa "prevede il recupero del “miglior perdente” all’interno di una coalizione. Ovvero del primo partito che non raggiunge la soglia di sbarramento." Norma da cui potrebbe trarre vantaggio anche Fratelli d'Italia, in un'eventuale coalizione con i partiti di centrodestra.
Conclusioni
Nel complesso, posso ritenermi soddisfatto della modifica del Senato e in parte per il sensibile miglioramento dell'applicazione del premio di maggioranza. Per il resto, una legge elettorale che non offre all'elettore la possibilità di manifestare la propria preferenza per questo o quel candidato, senza prevedere, per legge, primarie di partito per la definizione delle liste, merita un giudizio nettamente sotto la sufficienza.
Comunque, al di là della legge elettorale, auspico i partiti possano adottare una sorta di autoregolamentazione sia per quanto riguarda la definizione del candidato premier, sia per la comunicazione elettorale. Nello specifico, nel primo caso mi riferisco alle primarie di coalizione. Nel secondo, durante il cammino che porta dalla campagna elettorale al giorno delle elezioni, credo sia doveroso offrire ai cittadini un confronto aperto e trasparente tra i vari candidati e leader di coalizione. Vorrei vedere più confronti con contraddittorio, magari promuovendo forme di partecipazione degli elettori, e meno monologhi.
Tu che opinione ti sei fatto? Quali modifiche proporresti?