17 maggio 2013

Giornata internazionale contro l'omofobia. Ma i difensori della famiglia tradizionale chi li difende?

da Francoforte sul Meno, Germania
Il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano (Fonte: PolisBlog.it)

La Giornata internazionale contro l'omofobia, la bifobia e la transfobia (o IDAHOBIT) è una ricorrenza promossa dall'Unione europea che si celebra dal 2005 il 17 maggio di ogni anno. Il 17 maggio ricorda la data del 1990 quando l'Organizzazione Mondiale della Sanità rimosse l'omosessualità dalla lista delle malattie mentali.

L'obiettivo della giornata è quello di promuovere e coordinare eventi internazionali di sensibilizzazione e prevenzione per contrastare il fenomeno dell'omofobia, della bifobia e della transfobia.

L'omosessualità e i diritti degli omosessuali sono temi molti sensibili e particolarmente attuali che possono generare sentimenti di ogni tipo in ogni strato dell'opinione pubblica. Purtroppo questi sentimenti vengono spesso strumentalizzati e abusati per fini politici o di parte e il dibattito spesso degenera in una dialettica conflittuale e poco costruttiva.

Personalmente sostengo i diritti di tutti di poter esprimere i propri affetti liberamente, indipendentemente dall'orientamento sessuale. Secondo questo principio non tollero la violenza, fisica o verbale, né tanto meno ogni forma di discriminazione sulla base dei gusti sessuali delle persone.

Per questo mi trovo in sintonia con le parole del Capo dello Stato, Giorgio Napolitano, in occasione di questa ricorrenza:
"Esprimo la mia vicinanza a quanti sono stati vittime di intollerabili aggressioni e a quanti subiscono episodi di discriminazione che hanno per oggetto il loro orientamento sessuale [...] un pensiero particolare a quei giovani che per questo hanno subìto odiosi atti di bullismo che, oltre ad aggravare le manifestazioni di discriminazione, alimentano pregiudizi e dannosi stereotipi. La cultura del rispetto dei diritti e della dignità della persona ha già trovato significative espressioni sul piano legislativo e deve trovare piena affermazione in primo luogo nella famiglia, nella scuola, nelle varie realtà sociali e in ogni forma di comunicazione."
Così come con il tweet di Gianni Alemanno:

Sono anche un fermo difensore del matrimonio e della famiglia tradizionale, intesa come l'unione di un uomo e di una donna legalmente e legittimamente sposati. Lo scrivo non per "mettere le mani avanti" o per fare chiarezza sulla mia posizione. Forse lo faccio perché in giornate come queste i movimenti LGBT spingono e fanno pressione sulle istituzioni per promuovere un modello di famiglia che non condivido e non mi appartiene. Forse lo faccio più per quel senso di frustrazione generato dal fatto di essere tacciato di omofobia ogni volta che esprimo questa mia posizione in pubblico. Per il solo fatto di difendere un'idea ed un principio. Forse lo faccio perché sono sempre più frequenti e "trendy" le interpretazioni del "politically correct" che sempre più penalizzano le forme di espressione a protezione dei valori della famiglia tradizionale e di coloro che se ne fanno promotori. Forse lo faccio perché la sensazione che ho leggendo i giornali e guardando la tv è che se due uomini o due donne si dichiarano reciproco amore in televisione sono degli eroi, mentre se un ragazzo ed una ragazza decidono di sposarsi e avere una famiglia numerosa in barba alle difficoltà economiche allora sono dei pazzi, all'antica o, peggio, degli sfigati.

Che questa giornata, quindi, richiami l'attenzione di tutti su un certo modo violento di comportarsi e di esprimersi nei confronti di altri esseri umani che, per scelta o meno, esprimono e vivono la propria sessualità in modo diverso.

Eliminare queste forme ingiustificate di violenza contribuirà sicuramente a promuovere un più sano dibattito sui diritti LGBT, senza tuttavia dover alienare gli altrettanto sacrosanti diritti altrui di affermare o promuovere stili di vita o modelli familiari cosiddetti "tradizionali."




Lascia qui sotto il tuo commento!
(I commenti non sono moderati al momento della loro pubblicazione: puoi condividere la tue opinioni, qualunque esse siano. Non saranno tollerati, tuttavia, commenti offensivi, intimidatori, discriminatori (in ogni loro forma), blasfemi o volgari. Saranno semplicemente cancellati. Grazie!)