Yeah Samake (Fonte: MeridianMagazine) |
Dopo Mitt Romney, un altro mormone è candidato alla presidenza di un paese. Questa volta però non si tratta degli Stati Uniti. Yeah Samake, infatti, è uno dei candidati più accreditati a vincere le prossime elezioni presidenziali in Mali che si terranno il prossimo luglio.
A differenza di Mitt Romney, candidato nel paese della libertà e della tolleranza religiosa, Yeah Samake, unico mormone in Mali, un paese dove il 90% della popolazione è musulmana, non ha dovuto difendersi da attacchi e polemiche sulla sua religione. Già sindaco di Ouelessebougou e vice presidente della Mali League of Mayors (la Lega dei Sindaci del Mali), Samake si è distinto per la sua leadership e capacità di governare.
Nel marzo 2012, a pochi prima del voto che lo vedeva favorito, Samake ha vissuto in prima persona il colpo di stato dei militari e la loro presa del potere.
In un'intervista pubblicata online sul Meridian Magazine, Samake racconta alcuni retroscena di quei giorni. Spiega come il golpe dei militari abbia avuto origine dalla frustrazione dei militari e da quello che questi ultimi percepivano come disinteresse da parte del governo centrale. La scintilla è stata l'esecuzione sommaria di decine di militari da parte di cellule di al-Qaeda.
Racconta come il giorno che i militari presero possesso del paese, Samake era con sua moglie in una stanza d'albergo sul lato opposto della strada dove tutto ha avuto inizio. Quando si cominciarono a sentire i primi spari, Samake racconta di essersi gettato a letto, sopraffatto dalla tristezza.
"Proprio allora mia moglie, Marissa, è venuta da me e mi ha tirato un calcio. Mi disse 'Esci da questo salotto. Non esiste alcun partito della commiserazione. Devi uscire e fare qualcosa.'
"I soldati sparavano per le strade ma lei mi disse, 'Tu ed io abbiamo sacrificato ogni cosa per tornare in Mali dagli Stati Uniti per servire la tua gente. Quando i tempi si fanno duri, i leader emergono. Va' fuori e fai qualcosa."Riuscito a raccogliere attorno a sé alcuni membri del suo movimento, Samake riuscì immediatamente a farsi ricevere dai capi militari i quali gli offrirono l'opportunità di registrare un messaggio per la nazione. Nel suo messaggio, mai mandato in onda dai militari, Samake condannò il golpe rivolgendo agli autori l'appello per la pronta restituzione del potere al cittadini (vd. video qui sotto).
Il messaggio registrato di Samake, mai andato in onda
"La crisi in atto in Mali non è un problema militare. E' un problema di aree non governate, confini porosi, debole governo centrale, istituzioni deboli e governance mediocre, che si aggiungono alla mancanza di prospettive economiche, alle divisioni tribali/etniche, all'estremismo, all'illegalità, e ad una dose di corruzione che rendono la povertà soffocante ancora più confusa.
Se qualcuno cerca di convincervi che il nord è un problema a parte e deve essere trattato in modo diverso, si imposta su un percorso che è troppo stretto e troppo a breve termine per realizzare ciò che deve essere veramente compiuto nel lungo periodo. Stabilità a lungo termine, la sicurezza e la pace sono la meta, non solo una vittoria militare su un certo gruppo o organizzazione."Dal giorno del golpe militare, Samake si è mobilitato per il ritorno della democrazia in Mali ed è tornato alla ricerca di fondi e finanziatori per la sua campagna per le elezioni presidenziali in programma il prossimo luglio.
Chi è Yeah Samake?
"Niankoro Yeah Samake è nato nella povertà in un piccolo villaggio in Ouelessebougou, Mali. Deciso a rompere il ciclo della povertà, e nonostante un enorme sacrificio economico di mandare i figli a scuola, il padre di Yeah ha mandato tutti i suoi 18 figli a scuola. Yeah ha conseguito una laurea per l'insegnamento dell'inglese come seconda lingua a Bamako, in Mali, e un master in politiche pubbliche presso la Brigham Young University." (fonte: biografia personale)
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