16 gennaio 2013

Elezioni 2013: Coalizione "Italia Bene Comune" (PD-SEL-PSI-CD)

da Francoforte sul Meno, Germania
La presentazione della Carta di intenti "Italia Bene Comune" (fonte: Storiografia.me)
Questo riassunto fa parte della serie "Politiche 2013" il cui scopo è semplicemente quello di riportare in forma abbreviata, senza aggiunta di commenti o pareri di parte, i programmi elettorali di politici, partiti, movimenti e/o coalizioni che si presenteranno alle prossime elezioni politiche. Per maggiori informazioni, visita la pagina dedicata alle Politiche 2013.

Ecco i punti principali del programma elettorale della coalizione di centrosinistra "Italia Bene Comune", composta da Partito Democratico, Sinistra Ecologia e Libertà, Partito Socialista Italiano e Centro Democratico, così come illustrato nella Carta d'intenti disponibile sul sito del Partito Democratico:

Carta d’Intenti
Noi democratici e progressisti ci riconosciamo nella Costituzione repubblicana, [...] vogliamo contribuire al cambiamento dell’Italia, alla ricostruzione delle sue istituzioni, alla pienezza sua della vita democratica, [quindi] promuoviamo le elezioni primarie [per] scegliere il candidato comune dei democratici e dei progressisti alla guida del governo del nostro Paese.

La prossima legislatura dovrà affrontare tre compiti decisivi. Guidare l’economia fuori dalla crisi. Ridare autorità, efficienza e prestigio alle istituzioni e alla politica, ripartendo dai principi della Costituzione. Rilanciare l’unità e l’integrazione politica dell’Unione Europea. [...]

Europa
La crisi che scuote il mondo mette a rischio l’Europa e le sue conquiste di civiltà. Ma [dall'Europa] viene la sola possibilità di salvare l’Italia [...]. La prossima maggioranza dovrà avere ben chiara questa bussola: nulla senza l’Europa. [...]

Agiremo in due direzioni. In primo luogo, rafforzando la piattaforma dei progressisti europei. [...] Adesso c’è bisogno di correggere la rotta, accelerando l’integrazione politica, economica e fiscale, vera condizione di una difesa dell’Euro e di una riorganizzazione del nostro modello sociale. In secondo luogo, bisogna portare a compimento le promesse tradite della moneta unica e integrare la più grande area economica del pianeta in un modello di civiltà che nessun’altra nazione o continente è in grado di elaborare.

[...] La prossima sarà una legislatura costituente in cui il piano nazionale e quello continentale saranno intrecciati stabilmente. Una legislatura nella quale l’orizzonte ideale degli Stati Uniti d’Europa dovrà iniziare ad acquistare concretezza in una nuova architettura istituzionale dell’eurozona.

Democrazia
Dobbiamo sconfiggere l’ideologia della fine della politica e delle virtù prodigiose di un uomo solo al comando. [...] Il populismo è il principale avversario di una politica autenticamente popolare. [...]

La sola vera risposta al populismo è la partecipazione democratica. [...] L’autonomia, la responsabilità e la libertà femminile sono una leva per la crescita e una risposta alla crisi democratica. [...]

Difesa intransigente del principio di legalità, lotta decisa all’evasione fiscale, al contrasto severo dei reati contro l’ambiente, al rafforzamento della normativa contro la corruzione e a un sostegno più concreto agli organi inquirenti e agli amministratori impegnati contro mafie e criminalità [...]. La rigorosa applicazione del codice etico approvato dalla Commissione antimafia è per noi inderogabile per le candidature a tutti i livelli.

Sulla riforma dell’assetto istituzionale, siamo favorevoli a un sistema parlamentare semplificato e rafforzato, con un ruolo incisivo del governo e la tutela della funzione di equilibrio assegnata al Presidente della Repubblica. [...] Sono poi essenziali norme stringenti in materia di conflitto d’interessi, legislazione antitrust e libertà dell’informazione.

[...] A ogni livello istituzionale non sono accettabili emolumenti superiori alla media europea. Va approvata una riforma dei partiti, che alla riduzione del finanziamento pubblico affianchi una legge di attuazione dell’articolo 49 della Costituzione [...].

Lavoro
La nostra visione assume il lavoro come parametro di tutte le politiche. [...] Il primo passo da compiere è un ridisegno profondo del sistema fiscale che alleggerisca il peso sul lavoro e sull’impresa, attingendo alla rendita dei grandi patrimoni finanziari e immobiliari. 

Quello successivo è contrastare la precarietà, rovesciando le scelte della destra nell’ultimo decennio e in particolare l’idea di una competitività al ribasso del nostro apparato produttivo [...]. 

Il terzo passo è spezzare la spirale perversa tra bassa produttività e compressione dei salari e dei diritti, aiutando le produzioni a competere sul lato della qualità e dell’in- novazione, punti storicamente vulnerabili del nostro sistema. 

Quarto passo è mettere in campo politiche fiscali a sostegno dell’occupazione femminile, ancora adesso uno dei differenziali più negativi per la nostra economia, in particolare al Sud. [...] E' indispensabile alleggerire la distribuzione del carico di lavoro e di cura nella famiglia, sostenendo una riforma del welfare, politiche di conciliazione e condivisione e varando un programma straordinario per la diffusione degli asili nido.

Infine, [...] occorre una legge sulla rappresentanza che consenta l’esercizio effettivo della democrazia per chi lavora. Non possiamo consentire né che si continui con l’arbitrio della condotta di aziende che discriminano i lavoratori, né che ci sia una rappresentanza sindacale che prescinda dal voto dei lavoratori sui contratti.

Uguaglianza
[...] Esiste, da tempo oramai, un problema enorme di redistribuzione che investe il rapporto tra rendita e lavoro, mettendo a rischio i fondamenti del welfare.

[...] Per noi parlare di uguaglianza significa guardare la società con gli occhi degli “ultimi”, di coloro che per vivere faticano il doppio perché sono partiti da più indietro o da più lontano o perché sono persone con disabilità. [Per i] più giovani, il tema dell’uguaglianza [significa] parità delle condizioni di accesso alla formazione, al lavoro […].

[…] Il Mezzogiorno [deve stare] al centro dell’agenda [combattendo] sprechi e inefficienze con una nuova strategia nazionale d’intervento. […]

Infine, al capitolo dell’uguaglianza è legata a filo doppio la questione di una giustizia civile e penale al servizio del cittadino. […] Nella prossima legislatura il tema dovrà essere affrontato dal punto di vista della dignità e dei diritti di tutti e non più dei potenti alla ricerca d’impunità.

Libertà
[…] Il tema del merito non può essere contrapposto a quello dell’eguaglianza delle opportunità. […] Attraverso l’introduzione di misure più incisive, ciò deve valere nel campo delle professioni, della scuola e dell’università, dell’amministrazione pubblica e dell’impresa privata. […]

Consideriamo essenziali il rispetto della libertà e della responsabilità delle donne. Occorre superare gli aspetti giuridicamente insostenibili della legge 40 in materia di procreazione assistita e garantire piena applicazione alla legge 194 sull’interruzione volontaria di gravidanza.

Su temi che riguardano la vita e morte delle persone, la politica deve coltivare il senso del proprio limite e il legislatore deve intervenire sempre sulla base di un principio di cautela e di laicità del diritto […assumendo] come riferimento i principi scolpiti nella prima parte della nostra Costituzione […].

Sapere
[…] Nei prossimi anni, se vi è un settore per il quale è giusto che altri ambiti rinuncino a qualcosa, è quello della ricerca e della formazione. Dalla scuola dell’infanzia e dell’obbligo alla secondaria e all’università: la sfida è avviare il tempo di una società della formazione lunga e permanente che non abbandoni nessuno lungo la via della crescita […] A fronte di questo impegno, garantiremo processi di riqualificazione e di rigore della spesa, avendo come riferimento il grado di preparazione degli studenti e il raggiungimento degli obiettivi formativi. […]

Nella prossima legislatura partiremo da un piano straordinario contro la dispersione scolastica, soprattutto nelle zone a più forte infiltrazione criminale, dal varo di misure operative per il diritto allo studio, da un investimento sulla ricerca avanzata nei settori trainanti e a più alto contenuto d’innovazione. […]

Sviluppo sostenibile
[…] Noi immaginiamo un progetto-Paese che individui grandi aree d’investimento, di ricerca, di innovazione verso le quali orientare il sistema delle imprese, nell’industria, nell’agricoltura e nei servizi. La qualità e le tipicità, mobilità sostenibile, risparmio ed efficienza energetica, le tecnologie legate alla salute, alla cultura, all’arte, ai beni di valore storico e alla nostra tradizione, l’agenda digitale. Bisogna inoltre dare più forza e prospettiva alle nostre piccole e medie imprese aiutandole a collegarsi fra loro, a capitalizzarsi, ad accedere alla ricerca e alla internazionalizzazione.

Beni comuni
Per noi salute, istruzione, sicurezza, ambiente, sono […] beni comuni – di tutti e di ciascuno – e definiscono il grado di civiltà e democrazia del Paese.

[…] Introdurremo normative che definiscano i parametri della gestione pubblica o, in alternativa, i compiti delle autorità di controllo a tutela delle finalità pubbliche dei servizi. […]

In questo disegno la maggiore razionalità e la valorizzazione del tessuto degli enti locali sono essenziali […]. Superare le duplicazioni, riqualificare la spesa, devono perciò accompagnarsi ad un nuovo e rigoroso investimento sul valore dell’autogoverno locale […] che a sua volta […] deve offrire spazi e occasioni alla sussidiarietà, alle forme di partecipazione civica, ai protagonisti del privato sociale e del volontariato.

Diritti
[…] Noi ci sentiamo al fianco della lotta di popoli interi per la difesa dei diritti umani, a iniziare da quelli delle donne. Crediamo sia compito dei democratici e dei progressisti affermare l’indivisibilità dei diritti -politici, civili e sociali- e di farlo valorizzando il principio costituzionale della laicità dello Stato.

Nel nostro caso questo significa l’impegno a perseguire il contrasto verso ogni violenza contro le donne […]. Sul piano dei diritti di cittadinanza, […] un bambino, figlio d’immigrati, nato e cresciuto in Italia, è un cittadino italiano. L’approvazione di questa norma sarà simbolicamente il primo atto che ci proponiamo di compiere nella prossima legislatura.

Daremo sostanza normativa al principio riconosciuto dalla Corte costituzionale, per il quale una coppia omosessuale ha diritto a vivere la propria unione ottenendone il riconoscimento giuridico. È inoltre urgente una legge contro l’omofobia.

Siamo per il rispetto della vita umana e quindi vogliamo che la condizione dei detenuti sia rispettosa della Costituzione.

Responsabilità
[…] Le forze della coalizione, in un quadro di lealtà e civiltà dei rapporti, si dovranno impegnare a:
  • sostenere in modo leale e per l’intero arco della legislatura l’azione del premier scelto con le primarie; affidare a chi avrà l’onere e l’onore di guidare la maggioranza, la responsabilità di una composizione del governo snella, sottratta a logiche di spartizione e ispirata a criteri di competenza, rinnovamento e credibilità interna e internazionale;
  • vincolare la risoluzione di controversie relative a singoli atti o provvedimenti rilevanti a una vota- zione a maggioranza qualificata dei gruppi parlamentari convocati in seduta congiunta;
  • assicurare la lealtà istituzionale agli impegni internazionali e ai trattati sottoscritti dal nostro Paese, fino alla verifica operativa e all’eventuale rinegoziazione degli stessi in accordo con gli altri governi;
  • appoggiare l’esecutivo in tutte le misure di ordine economico e istituzionale che nei prossimi anni si renderanno necessarie per difendere la moneta unica e procedere verso un governo politico-economico federale dell’eurozona.