L'On. Renato Brunetta (fonte: IlMessaggero.it) |
Il contesto politico-economico in Italia, si sa, è quello tra i più difficili. Così la crisi sembra proprio non risparmiare nessuno, compreso l'ex ministro della Pubblica Amministrazione, Renato Brunetta. "Io sto pagando la seconda rata dell'Imu e i soldi non li ho, ho dovuto chiederli in banca," ha dichiarato ieri al Tgcom24.
Povero, verrebbe da dire. Finalmente un politico vicino agli elettori, che ha gli stessi problemi e che può comprendere gli stati d'animo della gente comune. L'emozione, tuttavia, lascia presto spazio all'implacabile realtà della Dichiarazione patrimoniale dell'On. Brunetta Renato, relativa ai redditi del 2011, disponibile sul sito della Camera dei Deputati.
Grazie anche agli sforzi di un altro utente dell'Huffington Post, sappiamo, partendo dagli immobili, che l'On Brunetta ne dichiara ben nove (9) di cui due a Roma, tre a Venezia, due a Ravello (Salerno) e due nel Comune di Monte Castello di Vibio, in Provincia di Perugia. Dichiara anche due terreni privi di reddito. Passando ai redditi, Brunetta vanta un lordo da 262.264€ per un netto di oltre 158.000€. Spingiamoci oltre... una media di poco più di 13.000€ al mese.
Povero Renato....
Ci aveva quasi fatto tenerezza considerato che il suo annuncio è arrivato il giorno dopo la pubblicazione dei dati Istat su reddito e condizioni di vita degli italiani. Di seguito un estratto del comunicato stampa:
"Nel 2011, il 28,4% delle persone residenti in Italia è a rischio di povertà o esclusione sociale, secondo la definizione adottata nell'ambito della strategia Europa 2020. L'indicatore deriva dalla combinazione del rischio di povertà (calcolato sui redditi 2010), della severa deprivazione materiale e della bassa intensità di lavoro ed è definito come la quota di popolazione che sperimenta almeno una delle suddette condizioni.In un Paese dove il 38,5% della popolazione non riesce a sostenere spese impreviste di 800€, l'On. Brunetta deve chiedere un prestito in banca per pagare la seconda rata dell'IMU. A questo punto non ci resta che sperare che l'On. Brunetta non debba più cimentarsi con contabilità ancora più impegnative come quelle di un ministero e che possa concentrarsi sulla gestione delle proprie finanze familiari.
Aumentano, rispetto al 2010, gli individui che vivono in famiglie che dichiarano di non potersi permettere, nell'anno, una settimana di ferie lontano da casa (dal 39,8% al 46,6%), che non hanno potuto riscaldare adeguatamente l'abitazione (dall'11,2% al 17,9%), che non riescono a sostenere spese impreviste di 800 euro (dal 33,3% al 38,5%) o che, se volessero, non potrebbero permettersi un pasto proteico adeguato ogni due giorni (dal 6,7% al 12,3%)."
Tant'è che ormai il danno è fatto. Nonostante ciò, a parte le dichiarazioni di stampo basso-populista contro le politiche di Monti, popolo italiano, mostriamo di nuovo, una volta di più, la nostra generosità e organizziamo una colletta per le case di Brunetta!