Barack Obama (sx) e Mitt Romney (dx) (Kevin Lamarque/Brian Snyder/Reuters - source: www.cbc.ca) |
Tema della serata sarà la politica estera, un argomento per il quale il Presidente Obama è stato criticato duramente nel corso del suo mandato e più recentemente per il modo in cui avrebbe gestito la Primavera Araba e l'attacco di Bengasi. Anche Mitt Romney, che probabilmente imposterà la serata tutta in attacco, non è esente da rischi. Parte fondamentalmente con lo svantaggio di non essersi mai occupato direttamente di politica estera e con alle spalle qualche gaffe che i media americani non hanno mancato di rinfacciargli.
Bob Schieffer, il moderatore, ha già annunciato quali saranno i temi dei sei segmenti da quindici minuti ciascuno sui quali si svilupperà il dibattito:
- Il ruolo dell'America nel mondo
- La guerra più lunga - Afganistan e Pakistan
- Le linee rosse - Israele e Iran
- Il Medio Oriente che cambia e il nuovo volto del terrorismo - I
- Il Medio Oriente che cambia e il nuovo volto del terrorismo - II
La Primavera araba e gli interessi americani. Le rivolte che stanno attraversando molte parti del Medio Oriente sono positive o meno per la stabilità e per gli interessi vitali della regione e degli Stati Uniti? E quali sono, oggi, gli interessi vitali degli Stati Uniti in Medio Oriente?
La crescita dei partiti islamici. Dittatorie e autocrati sono stati rimpiazzati da leader e partiti islamici sia in Egitto che in Tunisia. Può, questo, essere considerato uno sviluppo pericoloso per la regione e per gli Stati Uniti? Gli Stati Uniti dovrebbero esercitare maggiore pressione per influenzare gli sviluppi politici nella regione?
Libia. L'attacco di Bengasi ha certamente acceso il dibattito sull'intervento americano in Libia, ma il discorso ora dovrebbe articolarsi su un'analisi più approfondita delle strategie americane nel futuro prossimo.
Siria. Perché era giusto intervenire in Libia per ragioni umanitarie e non lo è invece nel caso della Siria? Ci sono degli interessi strategici in Siria.
Egitto. L'Egitto di oggi, guidato da un leader e da un partito islamico, può ancora essere considerato un alleato? Gli Stati Uniti dovrebbero riconsiderare il tipo e il volume di aiuti economici attualmente forniti all'Egitto? Con o senza condizioni?
Israele. Qual è allo stato attuale il rapporto con Israele? Come mai il Presidente Obama non ha mai visitato Israele? Perché Romney durante il suo tour in Medio Oriente ha visitato solo Israele e nessun paese arabo?
Processo di pace Israelo-Palestinese. Il tema era una priorità assoluta per il Presidente Obama al momento della sua elezione. Ora, da più di un anno e mezzo, Obama ha ignorato l'argomento. Come mai? E come gestirebbe la questione Romney qualora fosse eletto, alla luce dei suoi commenti secondi i quali i Palestinesi sarebbero impegnati alla distruzione e alla eliminazione di Israele?
Iran. Una sessione intera del dibattito riguarderà Israele e Iran. Gli americani dovrebbero capire perché un Iran con capacità nucleari sarebbe una minaccia per gli interessi americani. Fino a che punto i candidati sarebbero disposti a rinunciare all'uso della forza? Sarebbe quest'ultima un'opzione in ogni caso?
Questi, quindi, i temi specifici di politica estera. Sarà interessante vedere quanto i due candidati saranno capaci o desiderosi di attenervisi. Obama sicuramente parte con un leggero vantaggio ma molti analisti ritengono che Romney potrebbe tentare di riportare i temi di politica estera su questioni di carattere nazionale. Ad esempio, i rapporti USA/Cina hanno sicuramente un impatto sull'economia e l'occupazione americana, così come la dipendenza degli americani dal petrolio e i rapporti tra USA e i paesi produttori di greggio del Medio Oriente. Economia nazionale, per l'appunto.
Non resta quindi che andare a riposare e aspettare il dibattito di stanotte. Chi riuscirà a stare sveglio (o a svegliarsi) avrà modo di assistere ad un dibattito che si preannuncia davvero interessante.