Martedì 18 settembre si è tenuta a Roma la conferenza "Le nuove Intese con la Chiesa di Gesù Cristo dei Santi degli Ultimi Giorni (Mormoni), la Sacra Arcidiocesi Ortodossa d'Italia e la Chiesa Apostolica in Italia. La 'via italiana' alla libertà religiosa."
L’evento, patrocinato dal Ministero degli Affari Esteri e da Roma Capitale, ha avuto luogo presso la Sala Pietro da Cortona del Palazzo dei Conservatori in Campidoglio. L’Osservatorio, diretto dal Prof. Massimo Introvigne, già direttore del Centro studi sulle nuove religioni, ha invitato i rappresentanti delle tre confessioni religiose le cui Intese sono entrate in vigore lo scorso 22 agosto.
Il tema è stato introdotto dalla D.ssa Anna Nardini, Coordinatrice del centro studi e rapporti istituzionali della Presidenza del Consiglio dei Ministri, che ha illustrato l'evoluzione storica della normativa che regola i rapporti tra lo Stato italiano e le confessioni religiose.
Dopo un ritratto delle tre confessioni invitate da parte del Prof. Introvigne , Alfredo Gessati, rappresentante ecclesiastico e leader dei mormoni in Italia, ha preso la parola illustrando il valore che riveste l'Intesa per la sua chiesa.
“Innanzitutto, l’Intesa rappresenta un riconoscimento da parte dello Stato della bontà e del valore dell’operato della Chiesa di Gesù Cristo in Italia. Viene riconosciuto il contributo positivo dato dai suoi oltre 24.000 fedeli alle comunità in cui essa è presente”, ha detto l'Anziano Alfredo Gessati durante il suo intervento.
L’Anziano Gessati ha affermato anche che dall’intesa scaturisce un’“accresciuta responsabilità” per la chiesa e per i suoi membri, ribadendo l’impegno della chiesa stessa a promuovere un’“autosufficienza spirituale e materiale dei singoli e delle famiglie, il valore e il ruolo centrale della famiglia tradizionale quale unità fondamentale della società, e il ruolo delle chiese nell’ onorare e nel sostenere la libertà religiosa”.
Il Prof. Introvigne ha poi sottolineato il passato di persecuzioni e il presente di facili stereotipi, spesso offensivi nei riguardi dei mormoni. Ha anche parlato di un "momento mormone in Italia" caratterizzato dalla costruzione del loro primo tempio a Roma.
E' poi intervenuto il Pastore Alfredo Giannini, della Chiesa Apostolica in Italia, che ha ripercorso la storia e gli inizi della chiesa in Galles ed i suoi primi passi in Italia, negli anni Venti del Novecento, terminati poco dopo a causa delle persecuzioni. "La Chiesa Apostolica vuole avere un ruolo importante nella società", ha detto il Pastore Giannini. "Siamo una Chiesa di servizio e questa legge in vigore ci permette di offrire questo servizio a quel mondo pentecostale che non ha ancora una rappresentanza giuridica."
Il Prof. Introvigne ha poi introdotto l'intervento dell'Archimandrita Evangelos Yfantidis, ricordando l'importanza della Chiesa Ortodossa e il suo ruolo di supporto durante i periodi di transizione democratica in diversi paesi del Medio Oriente ed in Europa. Ha sottolineato poi che gli Ortodossi in Italia, cresciuti considerevolmente negli ultimi anni, hanno quasi superato in numero i musulmani presenti nel nostro paese. L'Archimandrita ha poi parlato delle attività della diocesi soffermandosi sul suo importante ruolo di sostegno spirituale ai fedeli.
Dopo gli interventi dei rappresentanti delle confessioni, il Prof. Introvigne ha invitato il Senatore Lucio Malan (Pdl) e il Senatore Stefano Ceccanti (Pd) dai più riconosciuti come i principali promotori della causa delle intese religiose in Parlamento. Malan ha sottolineato lo spirito di mutuo supporto delle confessioni invitate durante il lungo iter di approvazione delle Intese, e del loro desiderio di sostenere la causa delle Intese delle confessioni religiose presenti in Italia che non hanno ancora visto riconosciuto questo loro diritto. Ceccanti ha evidenziato la novità di queste Intese, rappresentata dalla loro approvazione nelle 1° Commissioni Affari Costituzionali di Camera e Senato, piuttosto che in Aula. Questo sistema, ha sottolineato, ha permesso di superare dubbi e perplessità più facilmente, sopratutto legate alle confessioni non cristiane (riferendosi alla recente approvazione in Senato delle Intese dei Buddhisti e Induisti) offrendo ai parlamentari la possibilità di "parlare" tra loro.
Le Intese sono un chiaro diritto costituzionale, come afferma l’articolo 8 della Costituzione italiana, e ora esse garantiranno una piena libertà religiosa a milioni di fedeli che vivono in Italia. Tra i benefici derivanti dalle Intese approvate vi sono un più snello riconoscimento dei ministri di culto, moderate detrazioni fiscali per le donazioni dei membri. Infine, la partecipazione all'otto per mille al quale i mormoni hanno deciso di non far parte, coerenti con la loro posizione sull'autosufficienza economica della Chiesa, finanziata principalmente dalle offerte volontarie dei suoi fedeli.